Sessualità dopo il parto: quando il corpo si chiude (e come può riaprirsi)

Dopo la nascita di un figlio, la sessualità di una coppia può cambiare — a volte per poco tempo, altre volte per mesi o anni.

a cura di Federica Coppoli, Ostetrica e Consulente Sessuale

Dopo la nascita di un figlio, la sessualità di una coppia può cambiare — a volte per poco tempo, altre volte per mesi o anni.

Non c’è nulla di sbagliato se dopo il parto una donna non ha voglia di fare l’amore.

Non c’è nulla di sbagliato se il desiderio è cambiato.

Non c’è nulla di sbagliato se il corpo reagisce chiudendosi invece che aprirsi.

Molte donne mi dicono frasi come:

  • “Mi sento come se il mio corpo non fosse più mio.”
  • “Vorrei avere desiderio... ma non parte proprio.”
  • “Anche solo l’idea della penetrazione mi fa chiudere le gambe.”

E quasi sempre concludono con: “Forse sono io che ho qualcosa che non va.” La verità? No, non sei tu. È il tuo corpo che ti sta parlando.  Perché la sessualità può cambiare dopo il parto?

Le cause possono intrecciarsi tra corpo, emozioni e contesto di vita. Le principali che incontro nel mio lavoro sono:

Dolore o ipersensibilità dei tessuti

  • Cicatrici da episiotomia o lacerazioni ancora rigide
  • Secchezza vaginale dovuta al calo estrogenico (soprattutto

in allattamento)

  • Pavimento pelvico in ipertono difensivo

Il dolore non è “normale”, ma è molto comune. E soprattutto: si può trattare e si può stare meglio

Il corpo che si protegge “chiudendosi”.

Dopo un’esperienza intensa come il parto (anche se è andato bene), il pavimento pelvico può reagire contraendosi automaticamente. È un meccanismo di protezione: “Qui è successo qualcosa di importante, meglio stare in guardia.”

La penetrazione, in questo caso, non viene percepita come piacere, ma come potenziale minaccia.

Cambiamento del desiderio

  • Stanchezza cronica
  • Sovraccarico mentale e senso di “non avere più spazi propri”
  • Calo ormonale fisiologico
  • Relazione di coppia che fatica a ritrovarsi in un nuovo equilibrio

Il desiderio non è un interruttore, ma una risposta del corpo. Se manca terreno fertile (relax, tempo, fiducia, stimoli), è normale che non arrivi.

Cosa fare quando “non ci si sente più” come prima? Quello che non aiuta:

  • “Devi solo sbloccarti”
  • “Aspetta e passerà”
  • “È tutto nella tua testa”

Quello che aiuta davvero è un approccio rispettoso, graduale e mirato al corpo e alla relazione con sé stesse (e con l’eventuale partner).

I primi passi che consiglio:

  • Inizia a conoscere di nuovo il tuo pavimento pelvico Con esercizi di percezione,  non solo di contrazione e, se necessario, con l’aiuto di un’ostetrica specializzata.
  • Idratazione e lubrificanti senza sensi di colpa

La vagina, soprattutto dopo un parto, può aver bisogno di lubrificazione.

  • Dilatatori o sex toys come strumenti di ri-educazione, non come “sexo-performance”

Usati con consapevolezza, possono aiutare a ritrovare fiducia e piacere.

  • Parlarne con chi può aiutarti, non solo capirti. Amiche e forum fanno sentire meno sole, ma un* professionista può offrire strumenti concreti.

Non si tratta di “tornare come prima”. Si tratta di rinascere anche lì.

Le cicatrici, visibili o invisibili, non devono definire la tua sessualità. Il corpo ha una memoria, sì. Ma ha anche una grande capacità di trasformarsi, quando gli viene data cura, presenza e ascolto.

La sessualità dopo il parto non è la fine di qualcosa.

È l’inizio di una versione nuova, più consapevole, più autentica. E soprattutto: possibile.

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