È possibile sostenere la salute riproduttiva attraverso l’alimentazione? Secondo crescenti evidenze scientifiche, la risposta è sì.
È possibile sostenere la salute riproduttiva attraverso l’alimentazione? Secondo crescenti evidenze scientifiche, la risposta è sì. Anche se la fertilità dipende da numerosi fattori – genetici, ormonali, ambientali e psicologici – la nutrizione gioca un ruolo chiave nel preservare o riequilibrare alcune funzioni fondamentali del nostro corpo, in particolare quelle legate al ciclo ovarico, all’ovulazione e alla qualità degli ovociti.
Uno squilibrio nutrizionale può contribuire a disfunzioni del sistema riproduttivo. Disturbi del comportamento alimentare come anoressia, bulimia o obesità severa possono alterare la produzione ormonale e portare ad anomalie ovulatorie o cicli irregolari. Anche un’intensa attività sportiva non bilanciata da un’adeguata alimentazione può incidere negativamente sulla fertilità.
Una dieta troppo restrittiva o, al contrario, ricca di cibi ultra-processati, zuccheri e grassi saturi, può influenzare negativamente la qualità degli ovociti, l’ambiente uterino e persino il successo dell’impianto in caso di procreazione medicalmente assistita.
Numerosi studi suggeriscono che un’alimentazione equilibrata, in particolare quella di tipo mediterraneo, può migliorare la salute riproduttiva. Gli elementi più importanti da integrare nella propria dieta sono:
Questi nutrienti aiutano a mantenere un corretto equilibrio ormonale, supportano la maturazione degli ovociti e proteggono le cellule dallo stress ossidativo.
Ogni percorso è unico. È importante evitare il fai-da-te e confrontarsi con professionistɜ qualificate in nutrizione e salute riproduttiva per costruire un piano alimentare che risponda alle proprie esigenze specifiche, anche in base all’età, alla storia clinica e all’eventuale presenza di patologie.
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